Ricordate Lidia Ravera quando disse che le vittime dell’aborto sono solo “grumi di materia”?
Evidentemente l’opinione che gli embrioni siano solo “tessuto fetale” o “grumi di cellule” è più diffusa e radicata di quanto sia dato ragionevolmente sperare.
Invitiamo allora a diffondere questo video, pubblicato da LifeSiteNews , che in USA è diventato in poco tempo virale: non c’è sangue, non c’è morte: è uno spettacolo per tutti, un inno alla vita.
Si tratta dell’ecografia pelvica di una donna incinta tra le 8 e le 12 settimane.
Ricordo l’ecografia della mia prima figlia: somigliava molto al piccolo di questo video. Stava più ferma, ma accavallava e scavallava le gambine! Si portava una mano alla bocca come se stesse fumando una sigaretta. E’ incredibile, lo so. Ma è la pura verità.
Il bambino del filmato è più “atletico”: guardare per credere.
Si ascoltano in sottofondo i commenti della mamma, del medico e del fratellino che dice cose tipo “Sembra una ranocchia” e “Ok, ho deciso di volergli bene”. Ma non è importante quello che dicono le persone. E’ il miracolo della vita e della natura che sono i protagonisti.
Quell’esserino che saltella nel liquido amniotico poteva essere abortito senza alcun problema: nei primi tre mesi l’intervento è “facile”, meno rischioso per la madre, rapido. Una passata con l‘aspiratore (che si porta il piccoletto via pezzo a pezzo), un raschiamento – per sicurezza – e in un batter d’occhio la donna ritorna padrona del proprio utero indebitamente occupato dall’ospite non gradito.
E poi – in fondo – entro i tre mesi è ... solo “un grumo di materia”.
Francesca Romana Poleggi